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Un viaggio tra le pagine della storia di Gorgoglione

“Il mio paese è là dove passano le nuvole più belle”.

Ecco, in questa citazione di Jules Renard potrebbe essere racchiuso il senso di appartenenza che contraddistingue questo piccolo comune della collina materana al confine con la provincia di Potenza.

C’è chi lo conosce come la città della pietra, chi per la Grotta dei briganti…di quale delle 131 meraviglie lucane ci accingiamo a raccontare?

Si parlerà di Gorgoglione.

Grafica di Gorgoglione

Verrebbe da pensare che l’ideale forte di comunità sia comune un po’ a tutta la nostra regione, eppure qui, a 800 metri sul livello del mare, condotti da una strada in alcuni tratti tortuosa, essere gorgoglionesi vuol dire essere orgogliosi, fieri, come i leoni presenti sullo stemma del comune a guardia di un castello, vuol dire sapere di provenire dal posto in cui passano “le nuvole più belle”.

Il passato: dall’uomo primitivo ai signori, passando per gli Etruschi

Vediamo insieme cosa rende unico questo paese! Si pensa che lo stesso nome “Gorgoglione” derivi dal nome “gurguglio, -onis”, ovvero un insetto del grano evocativo della forma sinuosa del paese, simile a quella dello stesso insetto. C’è anche un’altra ipotesi che farebbe risalire l’etimologia del nome al gorgoglio delle acque del torrente Vallone.

È proprio nei pressi di questo torrente che si trova uno dei posti più suggestivi da visitare, la Grotta dei briganti. Situata sotto un costone roccioso, a 760 metri d’altezza, sarebbe stata così denominata per via delle incursioni dei briganti che erano soliti nascondervisi. Non solo i briganti… la Grotta si ritiene che abbia ospitato in passato gli uomini primitivi, stando alle indicazioni dello storico lucano Lacava. Pur non essendo stata ancora inserita nel catasto speleologico della Basilicata, essa sicuramente costituisce una delle più antiche pagine della storia di Gorgoglione. Una storia per alcuni versi avvolta “dall’oblio”. Di fatti non è ancora chiaro a quando risalgano le sue origini.  Proprio tra le pagine di questa storia si sono intrecciate le vite di signori feudali che si sono alternati nel controllo del paese, appartenenti a un’epoca la cui ultima traccia era rappresentata dalla torre del castello, demolita negli anni Sessanta, quella che campeggia sullo stemma del comune. Dal borgo del materano sono passati anche gli Etruschi e, a testimoniarlo, ricordiamo la presenza di un importante insediamento noto come Cinto dell’eremita.

Il presente: un Comune pieno di vita

Ma veniamo al presente…Gorgoglione è vivace, animata da un forte desiderio di rivalsa e di farsi conoscere e sentire, non solo in Basilicata. Ogni estate per le strade risuona la tarantella e l’aria profuma di involtini (U Gliumuriell) a cui è dedicata una sagra (non l’unica) molto amata in paese e non solo, un evento cardine dell’estate gorgoglionese.

Gorgoglione

Come tanti borghi lucani anche Gorgoglione è immerso nel verde, quello che, però, lo contraddistingue dagli altri è l’imponente presenza di rocce di arenaria che danno il nome alla nota “pietra di Gorgoglione”. Non sfugge a chi attraversa questo territorio l’alternanza e l’equilibrio naturale tra il bosco, i cerri, la vegetazione e le cave che circondano il paese. Al confine con i comuni limitrofi di Aliano, Stigliano e Cirigliano si estende, infatti, l’area boschiva Le Manche attraversata dai ruscelli, adatta agli amanti del trekking e delle attività all’aria aperta.

Gorgoglione
Trekking a Gorglione

Cos’altro mantiene vivo il legame della popolazione con il suo territorio? Tra i tanti elementi di coesione della comunità ci sono sicuramente la fede e la tradizione. È il caso di una celebrazione, quella in onore della Madonna del Pergamo, in grado di unire generazioni diverse in un culto profondamente sentito. L’11 giugno di ogni anno la statua della Madonna viene trasportata in processione dal paese fino al santuario, che costituisce una vera e propria testimonianza della storia antica del paese, la cui presenza è attestata dal 1131. Il santuario mariano dista alcuni chilometri dal centro abitato e si affaccia sul bosco, lontano dai rumori del paese, un posto senza tempo dove si sente forte la connessione dell’uomo con la sua spiritualità. La Madonna resta, poi, nel santuario campestre per tutto il periodo estivo e ritorna in paese in processione nei primi giorni di settembre.

Come spesso accade per le festività, questi occasioni diventano emblema del folklore locale che si traduce in musica e convivialità: organetti e tamburelli suonano per i momenti di condivisione e aggregazione, i canti solenni per i momenti cerimoniali e le processioni.

Processione a Gorgoglione

Gorgoglione è un posto ospitale, accogliente, ricco di scorci e di storia ancora da scoprire!

Panoramica di Gorgoglione

Ringraziamo la Pro loco di Gorgoglione e i suoi volontari per il loro impegno costante per la valorizzazione del territorio e per il contributo che danno alla “scrittura” delle pagine della storia del loro paese e della Basilicata.

Per maggiori informazioni: https://www.comune.gorgoglione.mt.it/, https://www.facebook.com/ProLocoGorgoglione.

Mariapina Potenza

Mariapina Potenza

Mariapina, 26enne cresciuta nella città passata dall’essere vergogna d’Italia all’essere un fiore all’occhiello per l’Europa. Ho studiato Scienze politiche e Comunicazione, unendo le mie più grandi passioni e i miei interessi sin da ragazzina: capire il mondo ed esprimermi attraverso le parole. Datemi una penna e un quaderno o una tastiera e sarò felice. Chi mi conosce sa che porto le mie radici lucane ovunque. L’aver vissuto in posti diversi (Pisa prima, Torino poi) ha allargato i miei orizzonti da un lato e dall’altro lato mi ha fatto innamorare ancora di più della mia Matera e della mia Basilicata. Oggi vorrei raccontare e scoprire la Lucania insieme ai miei compagni d’avventura.