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Irsina: l’elogio della bellezza

Il tour di IoViaggioLucano procede virtualmente e ci porta oggi in uno dei borghi più belli d’Italia. A 49 chilometri da Matera approdiamo a Irsina. Alessandro la definisce “un’inaspettata sorpresa”, forse perché non si capacita di come così tanta bellezza e immensità possa essere concentrata tutta lì, a 550 metri d’altezza.

Grafica di Irsina

C’è, poi, chi definisce il panorama del borgo lucano un dipinto, un quadro a colori. Se dovessimo immaginare i colori che compongono l’opera penseremmo alle pennellate di verde delle colline, al giallo oro, quello delle distese di grano, al marrone, il colore della terra – questa è Irsina, terra fertile e ricca (da Montepeloso, dal greco plusos) – poi una pennellata scura, i toni argillosi dei “bottini”, ovvero i cunicoli sotterranei ad altezza d’uomo che accompagnano la falda acquifera, ai quali si viene condotti attraverso il percorso delle fontane, tra i più suggestivi delle campagne irsinesi.

I "bottoni" di Irsina

Con IoViaggioLucano andiamo sempre alla ricerca dell’inesplorato, non vogliamo limitarci a elencarvi solo le cose che si possono fare in Basilicata, le cose da vedere o quello che c’è da assaporare. Il nostro viaggio vuole essere anche una guida tra le sensazioni e le emozioni che un luogo riesce ad evocare.

Panoramica del borgo di Irsina

L’abitato, lo splendore della Cattedrale e dei palazzi signorili

Addentrarsi tra le vie e sostare nelle piazze del centro storico di Irsina equivale a fare un salto nel passato senza dimenticare, però, quanto questo affascinante borgo abbia ancora oggi da offrire.

Centro storico di Irsina

La ricchezza del territorio è custodita lì, tra le stradine strette, tra gli antichi palazzi nobiliari risalenti a un periodo lontano,  furono infatti costruiti tra il Cinquecento e il Settecento. Palazzo Arsia, Palazzo Nugent, (edificato sul precedente castello medioevale), Palazzo D’Amato, Palazzo Janora, residenza dello storico irsinese Michele Janora, cui è intitolato anche il museo archeologico del paese.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta vigila il territorio sottostante, maestosa e imponente. Come tutte le meraviglie di questo tipo, incute anche un certo timore reverenziale, e si presenta come uno di quei posti da vedere in religioso silenzio, abbandonandosi alla contemplazione più profonda. Si tratta di una costruzione di antiche origini che fu distrutta e ricostruita più volte, come d’altronde tutto l’antico centro abitato. Unico elemento superstite dell’antica costruzione è la cripta, alla quale si accede da due piccole porte ai due lati del transetto.

Irsina
Foto Canio Scattone

Cosa rende unica questa cattedrale? Custodisce alcune tele di scuola napoletana. È forse merito anche della statua di Sant’Eufemia opera di Mantegna che conferisce allo spazio un’aura di emozionante solennità. Vediamo insieme come è “arrivato” il celebre pittore toscano nel cuore della Basilicata. L’opera di Andrea Mantegna è una rara testimonianza dell’attività scultorea dell’artista rinascimentale, giunta nella nostra regione nel 1454 grazie al committente Roberto de Mabilia, un presbitero della chiesa di San Daniele e originario di Irsina. Una chicca, un capolavoro che incanta il visitatore.

Statua di sant'Eufemia

Se volessimo parlare ancora dei luoghi da visitare, vi potremmo dire che troverete in una torre normanna gli affreschi in stile giottesco della cripta di San Francesco, potrete anche imbattervi nel sito di Santa Maria di Juso, unico insediamento dell’Abbazia francese della Chaise-Dieu a sud di Lucca, e infine scoprire il sito archeologico di Monte d’Irsi, scelto, tra le tante cose, nel XIX secolo come rifugio dai briganti.

Il belvedere del borgo antico non offre solo una panoramica unica sulle colline e sul bosco selvaggio di Verrutoli, apre una finestra su una bellezza che a tratti sembrerebbe incontaminata (a testimoniarlo i daini in libertà). Attraversato da sentieri in disuso, è situato a una decina di chilometri dall’abitato, posto ideale per le gite fuori porta, le escursioni primaverili e i pic-nic.

Irsina

Irsina è il luogo in cui patrimonio naturale, religioso e storico non solo convivono in uno scenario a tratti fiabesco, ma si armonizzano incorniciati così, in una vera e propria perla della Basilicata, emblema di autentica bellezza.

Nonostante il periodo che stiamo affrontando, non dimentichiamo lo splendore della nostra regione, ripercorriamo le strade che la attraversano, anche se solo virtualmente, scopriamo le testimonianze di cui sono custodi i nostri 131 comuni, quelle delle persone che le hanno solcate. Leggete le storie di chi ha deciso di restare e di come Irsina sia diventato un posto perfetto per fare southworking (il fenomeno per cui, con lo smartworking molta gente fuori sede è rientrata al Sud lavorando da casa) in questo periodo, di come stia cercando di reagire al problema annoso dello spopolamento dei borghi. Sono stati accolti negli ultimi anni cittadini provenienti da tutta Europa e non solo che hanno deciso di stabilirsi nel paese circondato dalla valle del fiume Bradano.

Viaggiate lucano con la mente e scoprite perché il Museo Janora è definito come “un gioiello in un luogo incantato”, vi meraviglierete per il nostro immenso patrimonio, capirete perché Irsina è uno dei borghi più belli di tutta Italia e perché fu scelta dall’uomo per insediarsi in un tempo lontanissimo (Età del Ferro) e cosa portò i romani a stabilirsi qui.

Per saperne di più: http://www.comune.irsina.mt.it/

E-mail Pro Loco Irsina: irsinaproloco@virgilio.it

Mariapina Potenza

Mariapina Potenza

Mariapina, 26enne cresciuta nella città passata dall’essere vergogna d’Italia all’essere un fiore all’occhiello per l’Europa. Ho studiato Scienze politiche e Comunicazione, unendo le mie più grandi passioni e i miei interessi sin da ragazzina: capire il mondo ed esprimermi attraverso le parole. Datemi una penna e un quaderno o una tastiera e sarò felice. Chi mi conosce sa che porto le mie radici lucane ovunque. L’aver vissuto in posti diversi (Pisa prima, Torino poi) ha allargato i miei orizzonti da un lato e dall’altro lato mi ha fatto innamorare ancora di più della mia Matera e della mia Basilicata. Oggi vorrei raccontare e scoprire la Lucania insieme ai miei compagni d’avventura.