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BASILICATA Guida agli oggetti della tradizione – Al via la distribuzione con la Gazzetta del Mezzogiorno

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BASILICATA Guida agli oggetti della tradizioneEdizioni Grifo

a cura di Genuario Belmonte

con il patrocinio Pro Loco Unpli Basilicata

 

Il racconto di un tesoro tra artigianato e tradizioni.

La storia è negli oggetti 

L’ arpa di Viggiano, la balestra di Avigliano, le maschere di Aliano e Tricarico, le ceramiche di Calvello, il timbro del pane di Matera. E ancora: ceste, setacci, mortai, zampogne, pupe, pignàte, ceramiche decorate, caldaie. Dietro agli oggetti ci sono tradizioni, storie e radici di un territorio. È un tesoro da scoprire e far conoscere per valorizzare l’ identità culturale e antropologica di una Basilicata che ha tanto da offrire al visitatore. Da oggi, in abbinamento con la Gazzetta del Mezzogiorno, è in distribuzione il volume «Basilicata – guida agli oggetti della tradizione» di Genuario Belmonte (edizioni Grifo). Un lavoro di ricercapromosso dalla Società Editrice Leccese con il patrocinio della Pro loco Basilicata e dell’ Unpli – che porta alla ribalta non solo gli oggetti artigianali più conosciuti, ma anche quelli che sono sprofondati nel dimenticatoio, rischiando l’ oblìo come le bamboline di formaggio e le cucchiàre intagliate di legno. «Questo libro – spiega l’ autore – descrive la parte più recondita della cultura tradizionale, quella più soggetta al rischio di estinzione, e vuole dedicare uno sforzo a ciò che ancora (e spesso immeritatamente) rimane nascosto. Gli oggetti presentati sono in molti casi quelli che non si usano più o di cui, in ogni caso, i lucani stessi hanno smarrito il significato e, per questo, relegano in qualche parte dimenticata di vecchie abitazioni, dove questi attendono la conclusione della loro esi stenza e la estinzione del loro significato». L’ operazione di recupero della memoria va al di là dell’ aspetto puramente editoriale. Il volume, infatti, vuol essere una sorta di prima traccia di museo virtuale, stampato, degli oggetti della tradizione popolare materiale, che richiami a chi lo legge le radici a cui appartiene, e rappresenti una piccola memoria in ogni famiglia della Basilicata. Il lavoro è stato impreziosito dal contributo fotografico del lucano Michele Luongo che da tempo documenta con il suo obiettivo dettagli e grandi vedute di ogni angolo di Basilicata. «Abbiamo pensato di rendere identificabili e indipendenti – sottolinea Belmonte – molti scatti di Michele Luongo lasciandoli senza didascalia distribuiti in tutto il volume in modo che il suo racconto fotografico rimanesse indipendente e i lettori fossero in grado di apprezzarne la qualità». «Il nostro plauso – dice Rocco Franciosa, presidente dell’ Unpli Basilicata va a Belmonte che ha voluto coinvolgerci in un’ esperienza editoriale particolarmente significativa e un doveroso ringraziamento a quanti hanno dedicato del loro tempo e del loro sapere per la buona riuscita di questa accattivante attività di valorizzazione. Quello raccontato nel volume – conclude Franciosa – è un patrimonio culturale lucano importante, che rappresenta la storia e l’ iden tità del nostro popolo. È un tesoro che abbiamo l’ obbligo morale di custodire, promuovere e tramandare alle nuove generazioni affinchè possano appropriarsene ed essere orgogliosi delle proprie radici».

(Massimo BrancatiCaporedattore La Gazzetta del Mezzogiorno – Edizione Basilicata – articolo del 24 Maggio 2019)